Per scrivere un libro bisogna avere un’ispirazione, un determinato argomento e buona conoscenza della lingua da usare tenendo conto che, per l’italiano, non solo è necessario sapere la grammatica ma anche la sintassi.

Poi è opportuno (ma non necessario) aver letto altre opere simili o dello stesso genere di autori vari.

Fase 1

Cominciare ad appuntare le idee per poi seleziona le migliori. Non domandarsi se al lettore piacerà la propria opera poiché tutti i lettori hanno gusti letterari differenti.

Gli errori possono essere corretti in seguito per cui, inizialmente, non preoccuparsi della forma né farsi limitare dalle regole della scrittura, ma concentrarsi sulla stesura della storia.

Fase 2

Porsi giornalmente degli obiettivi minimi di scrittura. Quando si è bloccati puntare comunque a raggiungere l’obiettivo di scrittura che ci si è posti. È sempre consigliabile lavorare in luoghi calmi, possibilmente silenziosi e in solitudine, con la giusta illuminazione in modo da mantenere facilmente la concentrazione.

Fase 3

Non serve tenere nascosta la propria opera finché non la si ritiene pronta anzi, è opportuno chiedere spesso e fin dal principio l’opinione su ciò che si è scritto a persone di cui ci si fida. Dopo aver letto e ascoltato le loro opinioni metterle da parte e solo dopo del tempo riflettere su quali consigli possono essere più utili per migliorare veramente il proprio libro.

Fase 4

Finito di scrivere concedersi una pausa vista come un mezzo che aiuterà poi a correggere il lavoro in maniera migliore. Procedere dunque alla rilettura per esaminare, correggere e modificare la propria storia apportando tutte le correzioni ritenute necessarie.

Rendersi conto che per revisionare un testo è molto utile il supporto di una figura in grado di “smontarlo” trovandone i problemi (anche partendo dal più piccolo errore di ortografia) e in grado di dare suggerimenti che, talvolta, possono rendere la tua narrazione più chiara e scorrevole senza alterarne il timbro e il tono col quale è stato scritto e per dare un aspetto più professionale al libro. Per questo conviene chiedere a un editore di leggere il tuo libro dopo averlo riletto e corretto.

Fase 5

Dopo aver realizzato la versione finale del libro assicurarsi che tutto sia in ordine con un controllo finale per esser sicuri che il testo sia pronto per la pubblicazione.

Fase 6

Promuovere il libro sui social media per raggiungere un ulteriore numero di persone (se non si è in grado di farlo da soli rivolgersi a figure professionali apposite).

Considerare la possibilità di rivolgersi a un agente che ti aiuterà a pubblicare e vendere il tuo libro poiché non sempre la casa editrice si occupa della promozione. Ricorda però che in molti casi sarai tu stesso a doverlo promuovere. Purtroppo, se l’ autore è sconosciuto, sarà più difficile trovare un suo libro. Tuttavia trovare un agente diventa più semplice dopo aver firmato un contratto di pubblicazione. Si può optare per pubblicare da soli il proprio libro, ma per raggiungere il grande pubblico è necessario rivolgersi a una casa editrice.

Fase 7

Attirare l’attenzione di editori e agenti dimostrando di avere un seguito e di saper promuovere la propria immagine. Una volta individuati il maggior numero di editori procedere ad analisi più approfondite su di essi (individuando le loro richieste e indicazioni). Non inviare mai l’unica copia originale della tua opera. Spedire copie del proprio libro a tutti gli editori disponibili a valutare il tuo lavoro. Tenere a mente che le opere non richieste e di autori inediti sono lasciate per ultime e vengono lette dopo diversi mesi. Se tutte le case editrici contattate scartano la vostra opera non demoralizzarsi. Niente è definitivo, dunque sarà necessario lavorare di più sul proprio testo, con determinazione ed autocritica e poi fare un nuovo tentativo proponendo un libro migliore. In ogni caso oltre alle case editrici a pagamento esistono piccole case editrici che pubblicano senza chiedere all’autore nessun tipo di contributo.

Conclusioni

Per concludere, ricordare che l’editing e la correzione bozze sono le voci di spesa che fanno alzare di molto i costi totali dell’auto-pubblicazione. Perciò si potrebbe valutare una soluzione fai-da-te, ma bisognerebbe poi valutare di che entità sarebbero le perdite, anche in termini di reputazione, se non si riesce ad offrire al pubblico un libro ben scritto che poi non compra e legge nessuno. Quindi alla fine si potrà optare per la strada dell’auto-pubblicazione, senza passare dall’editore, spendendo senza dubbio di meno in termini di costi, ma dovendosi occupare di tutto e avendo la certezza di avere minori ricavi sia come guadagno sia come lettori; oppure affidarsi a una casa editrice che (con tutte le figure professionali che la compongono e che ad essa sono associate, ad esempio: traduttore, grafico, correttore di bozze) possa garantirci maggior successo, un maggior numero di lettori e tutto un trattamento più professionale.

Spesso il dato più richiesto nella produzione di un testo in campo editoriale e giornalistico non è il numero di pagine ma il numero di battute inteso come ogni singolo carattere battuto su tastiera inclusi spazi e punteggiatura. Si rende dunque necessario effettuare un conteggio di battute che torna anche utile quando si devono scrivere testi o frasi che non devono superare una certa lunghezza, ad esempio gli SMS oppure i tweet di Twitter, o per brevi articoli e più in generale per farsi un idea della lunghezza della propria opera.

Per fortuna non è necessario fare questa procedura contando da sé le battute nel testo ma esistono diversi modi facili, veloci e gratuiti che svolgono questo lavoro al posto nostro.

Una procedura generica la si può trovare facilmente su internet in vari siti web che offrono un servizio di conteggio caratteri gratuito online presentando una casella dove basterà incollare il testo interessato e cliccare sul bottone di avvio conteggio.  Il testo inserito non viene memorizzato, viene semplicemente analizzato e subito dopo cancellato.

Una seconda procedura invece è specifica e varia a seconda del software di scrittura utilizzato; di seguito analizzeremo i tre principali.

1) MICROSOFT WORD sicuramente è il più famoso, fa parte della suite Office di casa Microsoft. Troveremo lo strumento di conteggio delle parole cliccando su “Revisione” nella barra di strumenti in alto. Una volta cliccato sul pulsante “Conteggio Parole” si aprirà una tabellina che indicherà diverse statistiche (pagine, parole, righe ecc) tra le quali anche quella che interessa a noi cioè il conteggio caratteri spazi inclusi.
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2) APACHE OPEN OFFICE WRITER è la scelta gratuità più utilizzata. Troveremo lo strumento di conteggio delle parole cliccando su “Strumenti” nella barra di strumenti in alto. Una volta cliccato sul pulsante “Conteggio Parole” si aprirà una tabellina che indicherà anche qua diverse statistiche tra le quali anche quella che interessa a noi, cioè il conteggio dei caratteri.
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3) LIBRE OFFICE WRITER: anche questo gratuito è il meno usato e meno conosciuto ma va lo stesso menzionato in quanto presenta un numero crescente di utilizzatori. Troveremo lo strumento di conteggio delle parole cliccando su “Strumenti” nella barra di strumenti in alto. Una volta cliccato sul pulsante “Conteggio Parole” si aprirà una tabellina che indicherà anche qua diverse statistiche tra le quali anche quella che interessa a noi cioè il conteggio dei caratteri spazi inclusi.
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