Perché per musei e strutture culturali è utile far parte dei poli?

Nell’ambito territoriale di competenza il polo valorizza e gestisce musei, istituti e luoghi di cultura (statali o privati) che ne fanno parte. Per adempiere a tali compiti il polo stabilisce strategie e obiettivi comuni di valorizzazione, promuove l’integrazione dei percorsi culturali e itinerari turistici.

Qualsiasi attività culturale dovrebbe prendere coscienza dell’utilità di far parte di un aggregazione, ossia di un polo culturale.

Obiettivi interessanti che un polo può porsi sono:

  • valorizzazione del patrimonio;
  • supporto nella gestione;
  • miglior integrazione tra cultura e turismo;
  • aumentare la propria visibilità;
  • collaborazione e interazione con strutture culturali di profili differenti per attrarre un maggior numero di visitatori;
  • collaborazione per l’identificazione delle migliori tecniche sulla conservazione e restauro di un bene;
  • produzione congiunta di beni (bookshoop, libri, guide, gadget, ecc…) da poter vendere per ottenere un ulteriore ricavo;
  • mezzi di trasporto che possono essere usati da più strutture;
  • organizzare eventi collettivi;
  • massimizzazione del rapporto tra i benefici e costi connessi all’esperienza culturale;
  • permettere di ricostruire un quadro della domanda e dell’offerta turistica e culturale.

Le attività culturali che già fanno parte di un polo o sistema museale insieme hanno creato cataloghi e guide, organizzato più mostre ed eventi, messo a disposizione servizi multimediali e attività didattiche, hanno aumentato il numero di visitatori e ottenuto maggiori finanziamenti pubblici. Questi sono tutti effetti positivi della collaborazione rispetto all’isolamento, specie in tempi di crisi dove la rete tra più strutture salva i piccoli musei che, da soli, faticano a dotarsi di personalità.

In conclusione la rete museale, o polo culturale che sia, costituisce un punto di riferimento per rispondere alle molte criticità del settore quali:

  • offerta di servizi incompleta o insufficiente;
  • offerta di eventi concentrata in alcune aree e di limitato impatto di pubblico;
  • strumenti di comunicazione poco diffusi e di limitata caratura promozionale;
  • disponibilità di personale apparentemente consistente ma distribuito in modo inefficace;
  • bassa disponibilità alla creazione di reti e sistemi;
  • scarsa connessione con circuiti turistici.
Museo di Capodimonte - Napoli
Museo di Capodimonte – Napoli

Perché per musei e strutture culturali è importante stare sul web?

Nel mondo d’oggi la rete e il web diventano sempre più un investimento su cui puntare per il futuro essendo internet la piattaforma principale con la quale raggiungere la maggioranza dei giovani e delle nuove generazioni. I vecchi media, come radio e tv, raggiungono un numero inferiore di utenza e hanno un costo pubblicitario maggiore. I dati già parlano chiaro: anche nel mondo delle attività culturali funziona la condivisione di comunicazione, l’uso di siti web e dei social network. Specialmente musei e strutture culturali più piccole e meno note possono inquadrare nel web il loro principale alleato per farsi pubblicità, ascoltare l’utenza, indicare dove farsi trovare, fare branding, valorizzare prodotti e servizi, generare lead, vendere e fidelizzare a costi ben più contenuti rispetto ad altre piattaforme, massimizzando i risultati. I dati dimostrano che le strutture attive sul web (di qualsiasi natura esse siano) crescono più in fretta e raggiungono più utenza, anche quella di livello internazionale.

In conclusione, per molte persone oggi se un‘attività non è presente su internet semplicemente è come non esistesse perché esserci rappresenta un simbolo di maggior affidabilità e presenza per l’utente. Molte persone cercano informazioni per i loro itinerari esclusivamente su internet e non raggiungere una tale fetta di popolazione risulta veramente poco conveniente per qualsiasi tipo di business.

Finanziamenti Europei

I finanziamenti europei per la cultura sono un’importante possibilità di business per chi lavora in questo settore. L’obiettivo di questi fondi non è solo finanziare ma anche divulgare l’identità culturale delle nazioni aderenti a questi programmi di cooperazione e sviluppo. Iniziamo a fare alcuni esempi.

Fondi Europei Diretti

Sono contributi distribuiti alle organizzazioni culturali richiedenti, direttamente gestiti dalla commissione europea. I beneficiari di questi fondi possono essere tutte quelle attività facenti parte dell’ambito culturale (escluso il settore audiovisivo) senza scopo di lucro e che hanno sede legale in paesi dell’UE. Il budget del contributo minimo è di 2.000 euro all’anno fino a un massimo di 500.000 euro. Sono coperti tutti gli oneri di finanziamento, ossia ogni spesa che un’associazione sostiene per lo sviluppo delle attività ordinarie.

Programma Europeo 2014-2020 Europa Creativa

È un programma europeo ideato per sostenere l’ambito culturale, audiovisivo e creativo che può contare su un budget di 1,293 miliardi di euro. I beneficiari sono le attività operanti nel settore creativo e culturale costituiti da almeno 2 anni con sede nei paesi UE. I suoi obiettivi sono promuovere e tutelare le diversità linguistiche e culturali europee. Nel dettaglio concede finanziamenti per progetti di

  • cooperazione europea;
  • creazione di reti europee;
  • creazione di piattaforme europee;
  • progetti di traduzione letteraria;
  • sviluppo delle conoscenze e competenze degli operatori culturali;
  • adeguamento alle tecnologie digitali;
  • sperimentazione di approcci innovativi per la sviluppo del pubblico;
  • sperimentazione di nuove modelli di gestione e di impresa;
  • cooperazione per lo sviluppo della carriera degli artisti e operatori culturali in Europa e oltre;
  • creazione di nuove opportunità di lavoro;
  • organizzazione di attività culturali internazionali (tournée, eventi, mostre, scambi, festival);
  • promozione della circolazione della letteratura europea;
  • progetti per stimolare l’interesse e migliorare la fruizione del patrimonio culturale europeo.

Finanziamenti Statali e Nazionali

Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo fornisce diversi finanziamenti e agevolazioni a vari settori e attività (come quello al Fondo Unico per lo Spettacolo)

  • facilitazioni per gli immobili gravati da vincoli;
  • contributi diretti volti a sostenere l’attività di istituzioni e associazioni culturali;
  • la concessione del Patrocinio per eventi/iniziative Nazionali o Internazionali di elevata importanza culturale, artistica, storica, scientifica e turistica.

Andiamo a vedere degli esempi.

Contributo Ordinario dello Stato

Sono beneficiare le istituzioni culturali e viene assegnato triennalmente. Nel triennio terminato nel 2014 il budget stanziato è stato di 5,430 milioni di euro attribuiti a 103 istituti partendo da un minimo di 25,000 a un massimo di 280,000 euro. Requisiti utili sono:

  • essere un attività culturale continuativa da almeno 5 anni (o attiva da almeno 3);
  • assenza fini di lucro;
  • avere una programmazione;
  • disponibilità di un rilevante patrimonio bibliografico;
  • aver svolto per la propria attività la promozione e l’organizzazione di convegni, mostre, eventi e attività editoriali.

Le scadenze sono:

  1. il 30 maggio per i finanziamenti ordinari;
  2. il 31 marzo di ogni anno per finanziamenti straordinari;
  3. fine febbraio di ogni anno per contributi annuali per istituzioni non inserite nella tabella dei richiedenti.

Finanziamenti dall’ente erogatore Fondazione CR

Ha l’obiettivo di sostenere le attività culturali promuovendo l’istituzione di nuove o la riorganizzazione di quelle esistenti. I Beneficiari sono musei, mostre, istituti scolastici o d’arte, attività editoriali, esposizioni di arti visive e del patrimonio storico-culturale. I requisiti principali sono la tipologia di organizzazione culturale citata in precedenza (pubblica o privata che sia) e il vincolo che non venga richiesto il finanziamento per iniziative riguardanti opere di artisti viventi. La Scadenza è annuale e per maggiori informazioni si può compilare il modulo on-line della fondazione.

Finanziamenti Regionali

Anche le regioni sono molto attive nella valorizzazione della cultura e del proprio territorio nonché la protezione del patrimonio e delle aree di pregio. Attraverso il sostegno a progetti mirati le regioni puntano ad aumentare:

  1. la visibilità e attrattiva complessiva del bene;
  2. l’afflusso di turisti instaurando accordi con tour operator e sostenendo altri servizi del settore turistico;
  3. i legami della comunità locale;
  4. le possibilità di competere con altre attrazioni;
  5. la capacità di attrarre ulteriori finanziamenti collaborando anche con potenziali sponsor.

Andiamo a vedere un esempio per la Regione Puglia:

“Sistema dei Musei” (accordo programma Quadro)

Sono previste agevolazioni e contributi per chi intende effettuare questi tipi di interventi:

  • messa in rete del museo;
  • conservazione e restauro del bene;
  • voler creare banche dati disponibili su internet;
  • voler allestire laboratori didattici;
  • mettere a norma l’attività;
  • migliorare l’accessibilità per anziani e persone diversamente abili;
  • voler allestire nuovi spazi per il pubblico.

I beneficiari sono:

  • aree archeologiche;
  • musei;
  • archivi;
  • biblioteche;
  • teatri storici;
  • siti di rilevanza storica e culturale;
  • attività e complessi monumentali di interesse storico, artistico e culturale.

I requisiti sono:

  • avere un regolamento interno;
  • avere un direttore responsabile come coordinatore;
  • avere una regolare apertura al pubblico per un orario non inferiore alle 20 ore settimanali;
  • avere un progetto esecutivo.

Sono stati sostenuti 144 progetti e il budget stanziato ammonta a 62 milioni di euro.